...c'è il sapore della focaccia che ti sei comprato in pigiama;
è tutto l'inverno che desideri inzupparla nel latte, quel latte in cui sul cartoccio campeggia la scritta
TIGULLIO, quello che hai comprato con il resto della focaccia, quello per cui svegliarsi presto non è un peso, quello che ti sei convinto abbia un sapore diverso, più buono. E mentre lo tieni sotto al braccio percorrendo il lungo mare, ti accorgi che quel mugugnare che sa di sale non è un miraggio invernali, ma è lì, davanti a te quella distesa sconfinata di azzurro, increscapata dalla brezza del mattino.
C' è la bouganvillea che ti guarda quando impaziente aspetti il treno;
una macchia viola acceso risalta sui muri polverosi che direzionano quel grido meccanico che è arrivo o partenza. Se osservi bene i suoi fiori ti accorgerai che sono come venati, increspati da righe sottili, quei petali paiono pulsare di vita. Provo una riverenza profonda nei confronti di questa pianta, quella forza con cui si spinge in alto e stretta si aggrappa alle sporgenze ,mi affascina, tanto quanto la sua bellezza, che non pare inalterata dallo sforzo, così da suggerire una natura battagliera da far invidia.
una macchia viola acceso risalta sui muri polverosi che direzionano quel grido meccanico che è arrivo o partenza. Se osservi bene i suoi fiori ti accorgerai che sono come venati, increspati da righe sottili, quei petali paiono pulsare di vita. Provo una riverenza profonda nei confronti di questa pianta, quella forza con cui si spinge in alto e stretta si aggrappa alle sporgenze ,mi affascina, tanto quanto la sua bellezza, che non pare inalterata dallo sforzo, così da suggerire una natura battagliera da far invidia.
mi viene voglia di mare guardando queste foto!
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