sabato 21 settembre 2013

Estratto di vita # 7-dall'immaginario diario diuna pavida

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-Esorcizzare la vita e sdoganarsi, nn tt sanno, nessuno veramente vede. 
Perché i pesci nn chiudono gli occhi; qst è il perchè.-




Continuo a non concepire come si faccia a bastare a sè stessi, ma in realtà è un cammino di vita, una lezione quotidiana che il mondo maestro inflessibile ti impartisce ogni giorno.Quando sei costretta a tenerti il petto perchè il vibrare dei tuoi singhiozzi è così forte da farti credere che il cuore potrebbe scoppiare, quando il tuo piangere viene da un dentro profondissimo mosso  da un fuori che non ha spessore.Cerchi di tradurti al mondo, perchè pensi che non ci sia nulla di più naturale se non quello di  spiegarti, capire,conoscere, migliorare.Sono piccoli i tuoi passi, ti muovi nell'ombra alludi, sussurri, Alle rocce nn ci credi più, l'erosione del mare è più forte anche di ciò che sembra inamovibile ,e quel lento logorare ha iniziato a farti paura.Ma come si fa a vincere il mare???Pensi che serva silenzio, una dignitosa maschera all'ignoto,in attesa che il tuo guscio si rafforzi. Lavorare alla tua corazza, con la mano di un esperto cesellatore, mentre  con le tue espressioni fingi  di nn aspettarti nulla dal domani, covi la tua speranza e ti senti la persona più ambiziosa del mondo. Qualche volta tutto questo silenzio assordante ti fa urlare.Ogni grido è diretto a qualcuno.Anche questo. Poi però subito ti penti; tu, stupida, a rischiare. Tutto quel tempo in cui hai trattenuto il fiato,  quanto hai faticato pechè la mano non tremasse, quanta invisimile,inimmaginata costanza, eppure basta un attimo per creare una crepa. Ogni ferita si rimargina, ma quello che ha sempre fregato tutti sono le cicatrici.

Dall' immaginario diario di una pavida.
un abbraccio a me!
Michela.
un saluto a te Lorenzo<3

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