venerdì 7 dicembre 2012

Questione di spirito-Estratto di vita #3


"Quel male di trovare ovunque soltanto il desiderio di essere altrove."
 Emil Cioran






Ci sono, dobbiamo solo saperci convivere.
Sto parlando delle giornate no, quelle che le riconosci subito, perchè se il buon giorno si vede dal mattino e la sveglia decide di suonare una mezz'ora dopo, ecco, quello non sarà un giorno buono,mettetevi il cuore in pace. Poi si sa, la fretta è cattiva consigliera e mentre la mente rimbomba di quel tic-tac, lento e inesorabile  flagellatore dei vostri nervi , "boom" non scamperete il tamponamento e sarà un boom di improperi, i vostri e quelli di chi avrete tamponato. Come da manuale, dopo aver fatto il botto c'è la piomba; quello stato di stanchezza e abbandono,che non tarderà a intorpidire le vostre membra e quei pochi neuroni che hanno resistito all'autodistruzione. Si perchè poi scatta l'illusione, quel meccanismo di autoconvinzione, per cui cadiamo nell'errore di pensare che la giornata peggio di così non potrebbe andare e allora abbassiamo la guardia, in un misto di rassegnazione e sollievo.E invece no, eccola in arrivo l'ennesima sciagura. Non so come potrebbe essere la vostra "ennesima sciagura", ma la mia la riconosco bene, ha l'andatura di Gamba di legno e il sorriso macchiato di rossetto. 
"C I A O   M I C A E L A" è l' Apocalisse. 
Mi irrigidisco, penso che non ci sarebbe nulla di male, se proseguissi dritta per la mia strada senza voltarmi, infondo io non mi chiamo Micaela;quindi no, non si sta rivolgendo a me, ma ad un'altra; si sicuramente ad un'altra. Alla fine però sfoggio il migliore dei mie sorrisi e il più dolce dei miei buon giorno. Non ho scampo,  ma c'è almeno una precauzione che devo prendere, si chiama distanza di sicurezza; la mia è tutta  tattica, serve per scongiurare lo spupazzamento, preservare la guancia da un bello stampo di rossetto. Per il seguito una parola,  rimbambimento, il mio.

Ma  infondo quando la vita ti fa le bocacce, non ha senso tenere il broncio è molto più salutare una  risata, e come non pensare a Giacomo,il mio cuginetto,un uragano di gioia insieme alla sua amichetta Silvia; perchè alla fine è tutta questione di spirito, quello giusto possibilmente!;)
BACI
MICHELA




2 commenti:

  1. :-)io lavoro cin i banbini per questi motivo.ma poi chi era cge ti ha chiamato Michela?te lo sei preso lo stampo?:-) cmq si risolve tutto.non e' successo niente di grave.dovremmo essere un po piu come i bimbi,ingenui e sempre a giocare cn tanta fantasia.

    RispondiElimina
  2. Magari, mi avesse chiamato MiCHEla, invece no si ostina a chiamarmi MiCAEla,21 anni che mi conosce eppure non gli è ancora entrato in testa come mi chiamo xD Ma infondo è una buffa signora, uno di quei personaggi che in ogni paese che si rispetti non può mancare; una di quelle figure che se l'incontrasse Stefano Benni ne farebbe subito un protagonista dei suoi libri comici, son sicura XD
    Sai, questo post l'ho scritto apposta per metabolizzare una giornata davvero pesante, ho cercato di "esorcizzarla" estrapolando solo quelle cose che se le guardi mettendo ben a fuoco l'obbiettivo ti strappano un sorriso. Perchè l'unica cosa che ha reso davvero pessimo quel giorno è stato vedere il dolore di chi dopo aver perso un padre, ha dovuto seppellire anche la madre, ho visto il dolore di chi a 20 anni si sente solo al mondo. Quegli occhi devono essermi d'esempio per dare il giusto peso alle cose! un bacio

    RispondiElimina